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Mi hanno licenziato. Cosa devo fare?

Come comportarsi in caso di licenziamento


Occorre in primo luogo ricordare che il licenziamento deve necessariamente essere irrogato per iscritto (il licenziamento solo verbale è sempre nullo!) e che lo stesso deve essere adeguatamente motivato.

Di solito, quindi, il licenziamento è comunicato con una raccomandata a/r. con la quale devono obbligatoriamente indicarsi anche i motivi della risoluzione del rapporto, sia che il datore di lavoro invochi la giusta causa ovvero un giustificato motivo di licenziamento. 

Se si riceve una comunicazione scritta di risoluzione del rapporto di lavoro - che si intende contestare - è importante agire con sollecitudine mettendosi quanto prima in contatto con un avvocato esperto di diritto del lavoro che potrà valutare la situazione e, se del caso, procedere con l'impugnazione formale del licenziamento.

Si tratta di un passaggio essenziale dato che l'impugnazione deve essere inviata al datore di lavoro entro 60 giorni dal ricevimento della lettera di licenziamento (a prescindere dal fatto che la risoluzione abbia efficacia successiva). 

Far scadere detto termine ha effetti irreversibili e non più rimediabili dato che comporta la decadenza dal diritto di impugnazione e quindi la definitività del licenziamento (residuando la sola possibilità di agire per il risarcimento del danno nel termine prescrizionale di 5 anni).

Una volta impugnato il licenziamento, il lavoratore avrà 180 giorni di tempo (decorrenti dalla data di tale impugnazione - Cass. 5717 dd. 20 marzo 2015) per radicare la vertenza avanti al Giudice del lavoro, a pena di inefficacia dell'impugnazione stragiudiziale proposta.

La procedura giudiziale prevede un rito particolarmente celere e snello e, se il lavoratore dovesse vedere accolte le proprie ragioni, a seconda dei casi potrà vedersi reintegrato nel posto di lavoro, ovvero potrà vedersi accordata un'indennità risarcitoria.

Per inciso, il lavoratore che sia stato licenziato potrà giovarsi dell'indennità erogata dall'INPS con tempi e modalità diverse a seconda dell'età dell'interessato e della tipologia di lavoro in questione (cosiddetta Aspi)